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Alberello dolce di Natale.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 02/12/2013 | 13:17

Tante ricette per le feste di Natale. Ricette semplici da realizzare per festeggiare il Natale in famiglia.

Puoi raccontaci come prepari tu l'agnello, la tua ricetta di Natale, qual è la tua ricetta preferita, la più gustosa, la salva-tempo o la salva-denaro.

Ingredienti: per 6 persone

3 merendine a tronchetto
crema pronta alla vaniglia g 150
cioccolato fondente g 80
una cucchiaiata di canditi misti
una cucchiaiata di chicchi di melagrana
zucchero a velo


Note:

207 calorie a porzione

alberello dolce di natale

Preparazione: 15’ 

  • Spezzettate il cioccolato fondente e fatelo sciogliere a bagnomaria in una ciotola posta su un pentolino di acqua bollente.
  • Mettetelo in un imbutino di carta e, premendolo, usatelo per disegnare su 6 piattini da dessert il contorno di un alberello di Natale e qualche altra guarnizione a piacere.
  • Lasciate rassodare.
  • Tagliate a metà le merendine e usatele per creare i tronchi degli abeti.
  • Riempite i contorni degli alberelli con la crema alla vaniglia.
  • Guarnite ogni porzione con chicchi di melagrana e canditi.
  • Spolverate il bordo di ogni piatto con zucchero a velo e tenete in fresco fino al momento di portare in tavola.

Vino consigliato: Colli Euganei Moscato.

Bianco_Pitigliano


Quando si parla di Pitigliano è quasi impossibile che il discorso prima o poi non vada a cadere sul vino. Il vino è infatti radicato da tempo nella cultura pitiglianese in quanto viene prodotto ormai da secoli. Senza dubbio la natura dei terreni, l’alta luminosità ed il clima mite della zona, costituiscono gli elementi di ordine fisico che da sempre hanno favorito lo sviluppo di una fiorente viticoltura, anche se il vino, nella storia di questo paese è anche un fatto storico, quotidiano e sociale.

Nel corso del tempo questa attività si è enormemente evoluta, ed anche le tecniche di vinificazione sono fortemente migliorate.

Iniziare proprio dalla Doc Bianco di Pitigliano per inaugurare questo ”enopercorso” sembra la scelta più sensata. Questo perché, come forse molti appassionati già sanno, questa DOC può vantarsi di essere una delle prime Denominazioni di Origine Controllata riconosciute in Italia: il 23 Marzo 1966.

Nel tempo è stato poi necessario migliorare il prodotto per adeguarlo a nuove esigenze di mercato dovute alla crescente attenzione del consumatore verso prodotti di qualità. Il disciplinare viene infatti modificato il 17 Aprile del 1990 con l’inserimento di nuovi vitigni.

Questo celebrato bianco nasce da una base di Trebbiano al quale sposa varità diffuse in Umbria e Lazio, come il Grechetto per esempio, ai quali si aggiungono varietà internazionali come Chardonnay e Sauvignon che tanto sembrano incontrare i gusti del consumatore moderno.

Per avere un’idea più chiara, possiamo dire che il disciplinare prevede: Trebbiano toscano (dal 50 all’80%), Greco, Malvasia Bianca toscana e Verdello, da soli o congiuntamente (non oltre il 20%); Grechetto, Chardonnay, Sauvignon, Pinot Bianco e Riesling italico, da soli (nei limiti del 15%) o congiuntamente (non oltre il 30%). E’ ammessa inoltre la presenza di vitigni a bacca bianca fra quelli raccomandati ed autorizzati fino ad un massimo del 10%.

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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