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Carattere, calore e immediata piacevolezza, il Morellino di Scansano unisce la fragranza del Sangiovese alla potenza dei vini della costa.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 21/08/2013 | 19:46


L’impatto olfattivo del vino è centrato su un’intensa nota di ciliegia matura che lascia spazio a sensazioni eleganti di spezia, provenienti da un attento affinamento in legni di rovere francese. Succoso al palato, esprime finezza e progressione. Un vino di grande equilibrio e carattere.

Il Morellino di Scansano nasce in una delle zone più incontaminate della Toscana: la parte costiera più a sud della regione, nota come Maremma Toscana, racchiusa tra le valli del fiume Ombrone e del fiume Albegna, e comprendente, oltre al territorio del comune di Scansano, parte dei comuni di Grosseto e Magliano in Toscana verso il Mar Tirreno, Campagnatico, Roccalbegna, Semproniano e Manciano verso il Monte Amiata e l’interno. Vino quasi completamente a base di Sangiovese, localmente conosciuto come Morellino, deve le proprie peculiarità alle condizioni pedologiche ed al clima: i vigneti subiscono il benefico influsso delle brezze marine, che mitigano in estate le alte temperature diurne.

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Clima.

La temperatura media oscilla intorno ai +15.0° con + 7.0° e + 24.0° rispettivamente per i mesi invernali e i mesi estivi. Luglio è in genere il mese più caldo in cui si verificano quasi ogni anno, temperature massime assolute fra 38° e 39°; temperature minime assolute sotto 0°C si verificano raramente e le punte minime fra - 7° e - 8° sono sempre state registrate esclusivamente in pieno inverno per tempi relativamente brevi.

Durante il periodo estivo-autunnale la notevole escursione di temperatura fra giorno e notte è uno dei fattori chiave della equilibrata maturazione e concentrazione delle uve.

Geologia.

La geologia della zona è abbastanza varia; ad essa corrisponde la formazione dei vari tipi di terreno agrario. Le formazioni geolitologiche, in relazione alla loro datazione ed alle caratteristiche dei suoli a cui hanno dato origine, possono essere divise in due raggruppamenti principali: di maggiore uniformità nel settore occidentale dove prevalgono rilievi arenacei di tipo macigno o pietraforte, mentre nella parte orientale, in corrispondenza delle formazioni calcaree e argilloscistose, appare più articolato e tormentato. Circa 2/3 dell’ area sono riconducibili a questi due grandi gruppi litologici.

I suoli sono in genere a tessitura franco-limosa o franco-sabbiosa nella parte occidentale derivata dal macigno, dove la reazione è generalmente sub-acida ad alcalina, mentre sono a tessitura franco-argillosa a franco-limosa nella parte orientale derivata dalle formazioni calcaree dove la reazione è tendenzialmente alcalina.

I suoli sono in generale non molto profondi, con un substrato roccioso in vari casi affiorante, il che determina notevoli difficoltà di messa in valore, ma crea anche le premesse per produrre grandi vini.

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Vitigni utilizzati per il Morellino di Scansano e invecchiamento.

Per la produzione del Morellino di Scansano vengono utilizzate uve provenienti per l’85% da vitigni Sangiovese; possono tuttavia essere impiegate, fino al 15%, anche uve a bacca nera non aromatiche, purché riconosciute ed autorizzate dalla regione Toscana. I vitigni devono essere posizionati in zone collinari ben esposte, con esclusione quindi delle zone di fondovalle.

La resa massima consentita è di 90 quintali per ettaro, mentre la resa massima delle uve in vino finito non deve superare il 70%; per ogni ettaro quindi si hanno produzioni massime di vino pari a 63 ettolitri.

Il “Morellino di Scansano” può essere immesso al consumo solo a partire dal 1° marzo successivo all’anno di raccolta delle uve. Il vino della tipologia “Morellino di Scansano Riserva”, invece, deve obbligatoriamente essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento minimo di due anni, dei quali almeno uno deve avvenire in botti di legno. Questo periodo di invecchiamento viene calcolato a partire dal 1° gennaio successivo all’annata di produzione delle uve. Su tutte le bottiglie di Morellino di Scansano, sia quello tradizionale che il “Riserva”, deve essere riportata l’annata di produzione delle uve.

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Caratteristiche organolettiche e chimiche dl Morellino di Scansano.

Il Morellino di Scansano è caratterizzato da un bel colore limpido rosso rubino intenso, che tende al granato con il procedere dell’invecchiamento. Il profumo è fine, etereo, intenso e gradevole, con eventuale sentore di legno e frutti rossi come prugna o marasca. Il sapore è caldo, intenso, asciutto e lievemente tannico, che diventa sempre più morbido con l’invecchiamento.

Il Morellino di Scansano Riserva si presenta con un colore rosso cupo intenso, dai riflessi granato. Il profumo è persistente ed intenso, e richiama ai sentori di frutti a bacca rossa e nera (come, ad esempio, la prugna secca); con il procedere dell’affinamento in botte tendono a comparire anche profumi più speziati di vaniglia e cannella. Il sapore è corposo, caldo ed asciutto; la presenza dei tannini è solo lieve, ed il gusto risulta piacevolmente vellutato e morbido. Dopo averlo assaporato, rimane al palato una piacevole e lunga persistenza.

Il titolo alcolometrico volumico totale minimo per la versione “tradizionale” del Morellino di Scansano è di 12.5°, mentre per il “Riserva” è di 13°. L’acidità totale non deve essere inferiore a 4.5 grammi su litro, con estratto non riduttore minimo di 24 grammi su litro (tradizionale) o, nel caso del “Riserva”, di 26 grammi su litro.

Modalità di servizio e abbinamenti del Morellino di Scansano.

Al fine di poterlo apprezzare al meglio, il Morellino di Scansano deve essere stappato almeno un’ora prima del consumo: solo in questo modo, infatti, il vino potrà ossigenarsi e rilasciare i suoi profumi intensi e caratteristici. La temperatura di servizio ideale è sui 18°C, mentre si consiglia l’utilizzo di bicchieri ampi e capienti in grado di raccogliere e concentrare gli aromi del vino.

Il Morellino di Scansano si può considerare come un ottimo vino da tutto pasto, che si sposa in modo perfetto alla cucina tipica maremmana, ricca e saporita. Questo vino può essere servito con antipasti vari (ad esempio, salumi tipici o crostini toscani preparati con fegatini di pollo) o con primi al ragù di carne; grazie al suo sapore intenso e corposo, si abbina in modo eccellente alle carni rosse e, in particolar modo, ad arrosti e brasati, ma anche a carni alla brace e spezzatini. Ottimo è anche l’accostamento con selvaggina e cacciagione, come ad esempio cinghiale, fagiano e lepre: un accostamento tipico è quello con le saporite pappardelle di lepre.

Il Morellino di Scansano non solo è ottimo per accompagnare i pasti, ma anche per preparare gustose ricette come, ad esempio, risotti, brasati o stracotti.

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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