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I vini ed i vitigni della regione Veneto: prima parte.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 18/03/2013 | 08:43

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Arcole Bianco Doc.
Il vino bianco Arcole Bianco Doc prodotto principalmente in Veneto è un vino Bianco Secco Spumante, la cui coltivazione e preparazione abbonda principalmente nei comuni di San Bonifacio, Arcole, Caldiero, Belfiore, Zimella, Cologna Ver., Veronella, Zevio, Albaredo D'adige, dove con il passare degli anni la storia del vino Arcole Bianco Doc è diventata un prodotto di eccellenza regionale. Tanti sono, infatti, i produttori di qualità presenti in questa regione, alcuni dei quali spiccano particolarmente per la loro qualità e per l'elevato livello qualitativo della loro coltivazione. Anche il vino Arcole Bianco Doc si caratterizza per i medesimi aspetti che contraddistinguono tutti i vini bianchi che, a differenza dei vini rossi, sono distinti da una vinificazione che non prescrive il contatto tra vinacce e mosto in trasformazione.
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Caratteristiche:
In relazione alla vinificazione dei vini bianchi, ovvero con riferimento a quel complesso percorso che permette all'uva di diventare vino, si deve essere molto cauti in ogni fase visto che va evitato il contatto con l'aria che potrebbe provocare ossidazione e pertanto compromettere la qualità del vino. Anche il vino Arcole Bianco Doc si distingue per determinate caratteristiche che sono tipiche di tutti i vini bianchi: il colore che esteriormente si presenta giallo in tonalità che variano dall'ambrato al verdolino, dal dorato al paglierino, il profumo che in linea di massima assume i toni del floreale o del fruttato, il sapore solitamente meno pesante rispetto a quello dei vini rossi. I vini bianchi, invero, sono comunemente meno alcolici dei rossi e dunque più facilmente bevebili anche nei periodi caldi, e si caratterizzano per un sapore dai toni ambrati con lievi sfumature di liquirizia, cannella e tabacco biondo. I vini bianchi vanno consumati in generale dopo due o tre anni dalla vendemmia, sebbene negli ultimi tempi alcuni intenditori stiano riconsiderando la capacità dei vini bianchi di stagionare. Per tale motivo esistono alcuni vini bianchi molto longevi, che per grandi linee sono il risultato di una vinificazione abbastanza lunga.
Ricette consigliate.
L'ottima cucina e le storiche tradizioni culinarie della regione Veneto sono ben stimolate dal gusto e dagli aromi difficilmente da confondere del vino Arcole Bianco Doc. In linea di massima questo tipo di vino riesce a sposarsi bene concon quasi tutti i prodotti del territorio, ma se volete gustarne appieno l'essenza allora vi consigliamo le seguenti ricettemaccheroncini all'insalata trevigiana, vol au vent con crema di verdure e formaggio, insalata di farfalle alla crema di avocado, risotto ai porri. Da tenere a mente che questo vino Bianco va servito come la maggior parte dei vini bianchi ad una temperatura che può andare tra i 7° e i 9°, preferendo per il servizio il calice, la flute o la coppa.


Arcole Cabernet Doc.
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Il vino rosso Arcole Cabernet Doc prodotto per la maggior parte in Veneto è un vino ad indicazione DOC. Stiamo parlando di un vino la cui produzione primeggia prevalentemente nei comuni di San Bonifacio, Arcole, Caldiero, Belfiore, Zimella, Cologna Ver., Veronella, Zevio, Albaredo D'adige, dove il vitigno ha trovato le condizioni ottimali alla piena maturazione delle sue qualità. La speciale qualità del vino rosso Arcole Cabernet Doc raggiunge il suo massimo in in determinati comuni e specialmente nella zona doc di Arcole Stiamo parlando dicome la maggior parte dei vini rossi, di un vino molto più composto rispetto ai vini bianchi, dai quali si differenzia non soltanto per le diverse caratteristiche organolettiche ma anche per le differenti metodologie di produzione che, in generale richiede per l'intero comparto dei bianchi, un'attenta strategia di valutazione che consenta una precisa individuazione e valutazione delle sue naturali qualità. I vini rossi, infatti, diversamente da quelli bianchi, sono dissimili già nell'aspetto e nel profumo, diversità con ogni probabilità da assegnare anche al tipico affinamento in botte e a numerosi fattori, come ad esempio l'astringenza, che grande influenza ricopre nella determminazione del gusto. E' proprio questo insieme di aspetti a rendere il giudizio dei vini rossi solitamente più articolata rispetto a quelli bianchi.
Caratteristiche.
   
Però dalle sue caratteristiche principali è possibile, già ad un primo sguardo, comprenderne alcune, intrinseche caratteristiche. Dal colore è possibile stabilire, ad esempio, la tipologia dell'uva impiegata per il suo impiego, la zona principale della sua coltivazione, il modo in cui è stata vinificata e il grado di maturazione del vino. Altra caratteristica importante dei vini rossi rispetto a quelli bianchi è che, mentre quest'ultimi con il passare degli anni hanno la tendenza a scurire, i rossi, al contrario, assumono man mano che invecchiamo una colorazione molto più chiara. Altro aspetto da ricordare nella precisa valutazione dei vini rossi è che, non sempre, l'intensità del colore è sinonimo di qualità; questo in quanto l'intensità deve essere studiata in relazione alla varietà di uva impiegata e soprattutto alla capacità colorante dell'uva stessa. Un elemento che accomuna i vini rossi in relazione al colore è che in gioventù tutti sono inclini ad assumere delle sfumature blu o porpora che vanno schiarendosi con il processo di maturazione del vino stesso. Per quanto concerne un altro fondamentale aspetto dei vini, l'odore, in generalesi può dire che in gioventù i vini rossi sono distinti da profumi erbacei, floreali o fruttati, mentre in questa fase assumono un aroma molto più articolato se sono stati affinati in botte. I vini rossi più maturi tendono invece a caratterizzarsi per un odore di vaniglia, si spezie e di catrame, mentre per quanto concerne il sapore, i vini più giovani sono distinti da un sapore più strutturato, mentre dopo l'invecchiamento e l'affinamento in botte acquistano morbidezza ed equilibrio. 
Ricette consigliate.
La lunga tradizione culinaria della Veneto e dei comuni di San Bonifacio, Arcole, Caldiero, Belfiore, Zimella, Cologna Ver., Veronella, Zevio, Albaredo D'adige ben si sposa con il sapore del vino Arcole Cabernet Doc. La combinazione dei prodotti del territorio e di questo vino permettono di creare una gastronomia saporita e gustosa, ed indicata per tutti i gusti. Tanti gli utilizzi in cucina del vino Arcole Cabernet Doc specialmente nei seguenti abbinamenti filetto di maiale al marsala, gulashsuppe, minestra di fagioli, risotto con le quaglie.Da ricordare che il vino Arcole Cabernet Doc, come la maggior parte dei rossi, va servito a temperatura ambiente, dai 12° ai 15° in bottiglia, dai 14° ai 15° nel bicchiere, e che va sempre servito in bicchieri ampi, tipo il ballon, per esaltarne gli aromi.
Arcole Cabernet Sauvignon Doc.
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Il vino Cabernet Sauvignon Rosso Secco che prende il nome di Arcole Cabernet Sauvignon Doc decanta la sua più grande produzione nella zona Doc del Arcole che si trova in Veneto ed è considerato come uno dei vini DOC. E' proprio in tali zone che il Arcole Cabernet Sauvignon Doc viene prodotto prevalentemente in quanto il suo principale vitigno il Cabernet Sauvignon trova un ambiente più idoneo per la sua crescita maturazione. I principali comuni dov'è prodotto il Arcole Cabernet Sauvignon Doc sono: San Bonifacio, Arcole, Caldiero, Belfiore, Zimella, Cologna Ver., Veronella, Zevio, Albaredo D'adige.
Caratteristiche.
Come suddetto esso fa parte della famiglia dei vini rossi i quali possiedono essenzialmente peculiarità simili tra di loro e altre che invece rendono ogni vino rosso singolare nel suo genere. Sicuramente la prima specialità da osservare nei vini rossi è il colore che varia a seconda "dell'età" infatti sostanzialmente i vini rossi che sono di una colorazione rubino sono i più giovani, con l'invecchiamento la colorazione diventa sempre più intensa e scura passando dal rosso vivo e brillante ad una sorta di bordeaux. Anche il sapore e l'odore dei vini rossi cambiano in base dell'età di quest'ultimi, parlando del sapore dunque possiamo dire che i vini più giovani possiedono un sapore più duro a differenza di|contrariamente a|rispetto a} quelli invecchiati La motivazione è che contengono maggiore quantità di tannini i quali, con l'invecchiamento del vino, diventano minori lasciando spazio ad un sapore più morbido ed equilibrato. Inerentemente l'odore invece i vini invecchiati possiedono note di legno (se affinati in botte) vaniglia, semi tostati e spezie, invece i vini giovani emanano aromi floreali e fruttati. La temperatura adottata per i vini rossi è ancora dipendente dall'invecchiamento dello stesso ma qui la differenziazione non va solo per vini giovani e vini vecchi ma anche di vini mediamente invecchiati. I vini mediamente invecchiati adoperano temperatura ideale di circa 12-13 °C in bottiglia e 14- 15 °C nel bicchiere, quelli molto invecchiati 15-17 °C in bottiglia e 18- 10 C° nel bicchiere. E poi ovviamente ci sono i vini giovani che invece hanno una temperatura ideale di 8° C in bottiglia e 14° C nel bicchiere. Contrariamente ai vini bianchi che includono l'uso diversi tipi di bicchieri a seconda del tipo di vino, quelli rossi invece si distinguono semplicemente in quelli più importanti che vanno serviti nel ballon, e quelli più giovani che invece richiedono un semplice calice panciuto.
Ricette consigliate.
Come i vini bianchi anche quelli rossi per esser decantati fino in fondo richiedono l'abbinamento idoneo con ricette appropriate e naturalmente il Arcole Cabernet Sauvignon Doc non fa eccezione specie se pensiamo il fatto che viene specialmente prodotto in Veneto, regione dalla forte tradizione enogastronomica. Se volete esaltare celebrare al massimo l'aroma del Arcole Cabernet Sauvignon Doc allora i piatti giusti con cui combinarlo sono i seguenti: polenta con ragu' di salciccia, spaghetti al ragu', costolette di agnello al forno, spezzatino di agnello con peperoni.
Arcole Chardonnay Doc.
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Il vino bianco Arcole Chardonnay Doc prodotto in maniera particolare in Veneto è un vino Chardonnay Bianco Secco, la cui coltivazione e lavorazione abbonda in maniera particolare nei comuni di San Bonifacio, Arcole, Caldiero, Belfiore, Zimella, Cologna Ver., Veronella, Zevio, Albaredo D'adige, dove nel corso degli anni la cultura del vino Arcole Chardonnay Doc ha assunto le caratteristiche di un prodotto di lusso assoluto. Parecchi sono, appunto, i produttori di eccellenza collocati in questa regione, alcuni dei quali riescono a differenziare e ad emergere per la loro qualità e per l'elevato livello qualitativo della loro coltivazione. Anche il vino Arcole Chardonnay Doc mostra le stesse caratteristiche peculiari di tutti i vini bianchi che, a differenza dei vini rossi, sono caratterizzati da una vinificazione che non prevede il contatto tra vinacce e mosto in trasformazione.
Caratteristiche.
In merito alla vinificazione dei vini bianchi, ovvero in merito a quell'iter che consente all'uva di diventare vino, si deve prestare molta attenzione poichè va evitato il contatto con l'aria che potrebbe dare il via a ossidazione e dunque gustare il sapore del vino. Anche il vino Arcole Chardonnay Doc si caratterizza per alcuni aspetti che sono comuni a tutti i vini bianchi: il colore che ad un primo sguardo appare giallo in tonalità che mutano dall'ambrato al verdolino, dal dorato al paglierino, il profumo che per grandi linee assume i toni del floreale o del fruttato, il sapore tradizionalmente meno integro rispetto a quello dei vini rossi. I vini bianchi, appunto, sono in linea di massima meno alcolici dei rossi e dunque più facilmente bevebili anche nei periodi caldi, e si differenziano per un sapore dai toni intensi ma delicati con lievi sfumature di liquirizia, cannella e tabacco biondo. I vini bianchi vanno consumati preferibilmente dopo due o tre anni dalla vendemmia, anche se negli ultimi anni alcuni intenditori stiano rivalutando la capacità dei vini bianchi di stagionare. Per tale motivo esistono alcuni vini bianchi molto longevi, che per grandi linee sono il risultato di una vinificazione abbastanza dettagliata.
Ricette consigliate.
L'ottima cucina e le storiche tradizioni culinarie della regione Veneto sono ben stimolate dal gusto e dagli aromi facilmente individuabili del vino Arcole Chardonnay Doc. In generale questo tipo di vino riesce a sposarsi bene conla maggior parte dei prodotti regionali, ma se volete gustarne appieno l'essenza allora vi consigliamo le seguenti ricettecrostini con telline, capesante gratinate, triglie al cartoccio, carpa fredda in insalata. Da tenere a mente che questo vino Chardonnay Bianco va servito come la maggior parte dei vini bianchi ad una temperatura che varia tra i 7° e i 9°, preferendo per il servizio il calice, la flute o la coppa.
Arcole Garganega Doc.
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Il Arcole Garganega Doc rientra nella categoria dei vini bianchi ed è prodotto in maggioranza in Veneto dove il Garganega ha trovato un ambiente idoneo per la sua maturazione. Il Arcole Garganega Doc viene prodotto principalmente nei comuni di San Bonifacio, Arcole, Caldiero, Belfiore, Zimella, Cologna Ver., Veronella, Zevio, Albaredo D'adige e nella zona DOC Arcole, esso viene estratto non solo da Garganega ma anche da ed è considerato un tipo di vino DOC.
Caratteristiche.
Il Arcole Garganega Doc ha peculiarità comuni agli altri vini di color bianco i quali relativamente alla tipologia possono passare da un colore giallo oro all'ambrato ed in certe tipologie come in quelli dei vini giovani possono offrire dei riflessi verdolini. Un'altra singolarità dei vini bianchi è la variante di odore che sostanzialmente può presentare una prevalenza di aromi di fiori bianchi e gialli di erba appena tagliata e frutta fresca non ancora matura e quest'ultima singolarità diventa più evidente con l'aumento d'intensità della colorazione. I vini bianco/dorati che sostanzialmente possiedono sapori morbidi e caldi invece i vini bianchi che hanno una colorazione più tendente all'ambrato possiedono un'aroma più vicino a quello della liquirizia e cannella. I vini bianchi si differenziano anche per quanto riguarda il bicchiere in cui devono essere serviti, infatti basandosi sul genere di vino risultano ideali calici, flute, bicchieri panciuti o coppe. La coppa è adatta per il moscato dolce ed aromatico al contrario per i vini importanti, affinati in barrique o Champagne millesimati è idoneo un bicchiere panciuto. Il calice è richiesto in maggioranza per i vini bianchi freschi al contrario per i vini frizzanti è consigliato l'uso della flute. E' risaputo che ogni genere di vino abbia una sua conservazione e inerentemente i vini bianchi devono essere consumati entro un anno dalla vendemmia, eccetto per quanto riguarda gli spumanti e gli Champagne non millesimati che vanno consumati a pochi giorni dall'acquisto. Ad ogni modo esistono vini che più vecchi sono e meglio è ed è il caso dei vini detti millesimati i quali dopo un paio di anni e più di conservazione prendono maggiori caratteristiche organolettiche. Per aggiungere un ulteriore dettaglio sui vini bianchi possiamo dire che la temperatura adatta ovvero circa 7° C in bottiglia e nel bicchiere tra i 9 e 11° C.
 

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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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