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Branzino all’arancia e scalogno.

Pubblicato da Maria Susana Diaz il 13/07/2013 | 15:33

Branzino all’arancia e scalogno
Il branzino, o spigola, è un pesce molto ricercato dotato di carni bianche saporite e di piacevole consistenza. È presente sul mercato sia selvaggio sia di allevamento, con una notevole differenza di prezzo: il primo è infatti più pregiato e ha sapore più completo e meglio definito. In genere i branzini di allevamento sono commercializzati come pesci-porzione, ossia da circa 300 g di peso, mentre i branzini selvaggi hanno pezzature più grosse e raggiungono spesso il chilogrammo.
Ingredienti principali:
branzino
scalogni
arancia di Trebisacce

Ingredienti: per 4 persone

800 g di filetto di branzino con la pelle, diviso in 4 tranci
2 scalogni
1 arancia di Trebisacce, non trattata
2 dl di vino bianco secco
50 g di pinoli sgusciati
2 peperoncini verdi dolci
100 g di insalata mista selvatica per accompagnare
olio extravergine di oliva
sale
pepe in grani
 
Preparazione: 15 minuti più il tempo di marinatura + 15’ di cottura
  • Sbucciate e tritate gli scalogni insieme con un pezzo di scorza di arancia.
  • Mettete i filetti di pesce in una terrina, aggiungete il trito preparato e pepe macinato al momento.
  • Versate il vino e lasciate marinare il tutto per almeno 4 ore in frigorifero.
  • Scolate e asciugate bene i filetti, disponeteli sulla placca foderata di carta da forno.
  • Conditeli con sale e pepe e cospargete di pinoli grossolanamente tritati.
  • Unite gli scalogni sgocciolati dalla marinata e i peperoncini tagliuzzati con le forbici.
  • Irrorate con 4 cucchiai di olio e cuocete in forno caldo a 200 °C per 15 minuti.
  • Servite subito il branzino accompagnandolo con l’insalata e uno spicchio di arancia..
Vino consigliato: Accompagnate il piatto con il Cirò Bianco o il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Ciro_Bianco1
I vini Cirò e Melissa vantano un illustre passato e sono sostanzialmente il nucleo originario della cultura organizzata della vite e del commercio vitivinicolo dell'intera regione. Il Cirò e il Melissa hanno trovato un buon mercato certamente aperto ad un sostanziale ampliamento.
Il Cirò, in particolare, viene esportato in tutto il mondo, conquistando consensi ed apprezzamenti da parte del consumatore più esigente. Negli ultimi tempi si stanno effettuando grandi sforzi per cercare di riqualificare e diversificare le produzioni dei citati qualificati vini.

I vitigni più diffusi nell'area del Cirò e del Melissa sono il Gaglioppo (per i vini rossi) 80%, Greco Bianco (per i vini bianchi) 15%, Trebbiano bianco 4% e altri vitigni di trascurabile entità 1%.
Recentemente sono stati introdotti vitigni internazionali come lo Chardonnay e altri definiti miglioratori come ad es. Cabernet, Sauvignon, ecc..

 


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A proposito di: Maria Susana Diaz

Ho deciso di aprire questo blog, per condividere insieme ad altre persone la passione che ho per la cucina, da qui il titolo del blog, non mancheranno ricette classiche, rivisitate, personali e cercherò di spaziare il più possibile. Le ricette che troverete rispecchiano il mio quotidiano, spero di riuscire per quanto sia la mia modesta esperienza di poter esservi utile nei miei consigli, perchè qualunque cosa decidiate di fare, la cucina richiede tempo, amore e passione.

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